Nello spazio è quasi naturale trovare gli altri. Questi altri sono quell’attesa implicita e scontata che presupponevamo e ancora continuiamo a presupporre. Anche quando le nostre fantasie estreme ci fanno sognare quei grandi spazi aperti, le lunghe spiagge deserte e incontaminate, in fondo il nostro desiderio di non incontrare casualmente qualcuno è dettato dalla paura di incontrare qualcuno di sbagliato, l’inquinatore, lo speculatore edilizio, il poliziotto, non certo la persona amica, amata, desiderata.
Affinità e spazio, Alfredo M. Bonanno
pp. 28, 7,5×21 € 1,50